mercoledì 18 ottobre 2023

Luigi Franciosini

 

Luigi Franciosini si laurea nel 1986 presso l’Università degli Studi “La Sapienza”, Facoltà di Architettura di Roma.

Nel 1988 accede tramite concorso al Dottorato di Ricerca in Composizione Architettonica presso il Dipartimento di Progettazione ed Analisi Urbana della Facoltà di Architettura di Roma. Nel 1994 è selezionato come Fitz - Gibbon Chair Visiting Professor in Architecture presso la Carnegie Mellon University di Pittsburh (USA).

Dal 1996 inizia la sua attività di professore a contratto di Caratteri tipologici e morfolologici dell’architettura presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre.

Nel 2002 ricopre il ruolo di Ricercatore in Composizione Architettonica ed Urbana.

Dal dicembre 2012 è professore straordinario di Progettazione Architettonica ed Urbana presso la medesima facoltà, oggi Dipartimento di Architettura.

Dal 2013 fino ad oggi Luigi Franciosini ha svolto attività di ricerca e didattica nell’area della Progettazione Architettonica ponendo particolare attenzione al rapporto tra progetto e contesto nei suoi riflessi storico-archeologici e paesaggistici.

Un interesse che si inserisce in una tradizione di pensiero che l’allora Facoltà di Architettura e oggi, a seguito della riforma, Dipartimento d’Architettura di Roma Tre, ha perseguito integrando il lascito di sensibilità e sapienza dei maestri fondatori (Paolo Marconi, Mario Manieri Elia, Antonino Giuffrè, Vieri Quilici e Francesco Cellini), con esperienze maturate in altre importanti realtà europee. Un’opportunità di ricerca che ha assunto sempre più carattere nazionale ed internazionale, coinvolgendo progressivamente università italiane e straniere.

Un’esperienza che è stata accompagnata da una costante sperimentazione della didattica dei corsi ordinari, nel coordinamento di laboratori di tesi di laurea e nelle attività connesse al terzo livello (WS, Corsi di perfezionamento, Master e Dottorato) e da una intensa attività di conferenze svolte sul tema in ambito nazionale ed internazionale.

In riferimento a ciò, la convergenza di affinità culturali, di curiosità scientifiche, e le passioni personali hanno man mano accresciuto competenze e abilità di dottorandi, assegnisti, laureandi, dando luogo ad una unità di ricerca operante nel nostro Dipartimento.

Su questo argomento nel 2015 Luigi Franciosini ha organizzato e curato, presso il Dipartimento di Architettura di Roma Tre, le Giornate di studi dal titolo Architettura e Patrimonio, progettare in un Paese Antico, nelle quali sono confluiti contributi nazionali ed internazionali.

Un’attività di ricerca, come dicevamo, integrata alla didattica e alla sperimentazione progettuale in cui prevale una visione aperta, dinamica, che ricerca corrispondenze e nessi tra ambiti scientifici ed umanistici, luogo di convergenza dei diversi saperi, e che si situa in un campo di interazioni disciplinari ampio e fisiologicamente evolutivo, orientato verso la comprensione e la valorizzazione del patrimonio, che comprende il territorio abitato, l’evoluzione della forma della città, la sua rivitalizzazione e attualizzazione e il suo reinserimento attraverso l'innovazione tecnica nel contesto degli usi, delle necessità sociali, culturali e pratiche, attuali e future.

Tali interessi convergono su due principali temi di riflessione integrati l’uno nell’altro:

forma della terra e principi insediativi: un campo di ricerca teso a riconoscere il valore strutturale della forma fisica come fondamento e identità del territorio abitato e della città: riconoscere nelle forme della natura, della topografia, della geologia, l'origine dell'organizzazione delle strutture umane;

 

Didattica e ricerca

L’attività, in coerenza con le esperienze teoriche ed applicative, ha proposto un indirizzo culturale e una sperimentazione progettuale in cui si evidenzia una metodologia che vede il territorio (nei suoi tratti fisici ed antropici) e il paesaggio (come manifestazione narrativa del tempo nello spazio), strettamente integrati a definire una strategia operativa rivolta alla conoscenza, alla valorizzazione ed attualizzazione del patrimonio costruito.

Un approccio didattico rivolto a stimolare la capacità di interrogarsi sulla natura dei fenomeni, che sappia riconoscere la struttura originaria ed essenziale dei principi costituenti il fare architettonico: risalire dalla complessità verso l’essenzialità archetipica degli elementi di base.

E’ sulla tettonica dell’architettura, sulla dialettica tra ideazione e formalizzazione, sul rapporto tra luogo e paesaggio, che si orienta il programma formativo.

In questo quadro, da un lato il territorio (nel suo restituirsi attraverso segni visibili e memorie evocanti) assume un ruolo centrale mediante il quale il procedimento ideativo prende avvio: esso legittima il progetto spiegandone le ragioni, il suo radicamento fisico e simbolico nel reale.

Dall’altro, si afferma la necessità di dimostrare come l’architettura non possa che scaturire da come la forma deve essere fatta, in una continua ricerca di coerenze tra ragioni di costruzione, di organizzazione e di misura.

Progettare nell'antico: un campo di ricerca che si propone di sviluppare metodologie di analisi interpretativa dei contesti umani e dei paesaggi, indirizzate al

riconoscimento della preesistenza archeologica, storica e monumentale, della cultura insediativa in genere, per una corretta e consapevole strategia operativa.

Una metodologia che si propone di applicare il progetto nella trasformazione della città esistente e nelle nuove forme dell’abitare, con consapevolezza storica nella lettura delle grammatiche insediative per lo sviluppo sostenibile della città.

In riferimento a queste attività vanno segnalati, tra gli altri, i seguenti volumi: Archeologia e Progetto, paesaggi antichi lungo la via Clodia, Gangemi Editore, Roma 2014 (terzo volume di una serie dedicata al tema) e la cura del volume Architettura e Patrimonio: progettare in un paese antico, Mancosu Editore, Roma 2015.

Va ricordato, inoltre, il suo interesse al tema dell’architettura funeraria, di cui è già apparsa, nel giugno 2011, la monografia Cimiteri (Mancosu Editore), che anticipa la più importante opera del Manuale dell’Architettura Funeraria la cui uscita è prevista per 2019.

Infine è da segnalare la sua partecipazione come responsabile per la progettazione architettonica al programma di ricerca “Solar Decathlon”, “Expo dopo Expo” e “Piranesi Prix de Rome. Il Disegno della Nuova Via dei Fori Imperiali”, attività che hanno ottenuto riconoscimenti di rilevanza internazionale sul tema dell'architettura sostenibile a basso consumo energetico e sul tema architettura per l’archeologia

Luigi Franciosini svolge attività didattica nel Dipartimento di Architettura di Roma Tre, sia nel Corso di Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura sia nella Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica. Dal 2002 coordina il laboratorio di Tesi di Laurea in Progettazione Architettonica: molti progetti da lui coordinati nella qualità di relatore hanno ottenuto riconoscimenti nazionali ed internazionali. Un'importante e continua attività che, per il triennio in esame, ha prodotto 84 progetti di laurea nell’area disciplinare. Dal 2013 Luigi Franciosini è membro fondatore del Dottorato Architettura, Innovazione e Patrimonio. Progettare in un paese antico, scuola dottorale costituita dal Consorzio Argonauti (Politecnico di Bari) e dall’Università degli Studi di RomaTre (Dipartimento di Architettura). In questo ambito Luigi Franciosini è stato responsabile di quattro tesi dottorali.

Relativamente ai suoi impegni negli organi e commissioni di governo in seno al Dipartimento di Architettura, dal 2013 Luigi Franciosini è stato membro componente della Commissione programmazione attività di ricerca. All’interno di questo organismo, s impegnato ad identificare, con chiari intenti strategici e metodologici, le linee di ricerca caratterizzanti l’identità culturale, tecnico-scientifica del Dipartimento, integrando, all’interno di tre macro-aree, discipline naturalmente convergenti nell’obiettivo di contenere e canalizzare la diversificazione degli interessi culturali all’interno di un approccio multidisciplinare coerente e sinergico. Dal 2015 è presidente della Commissione didattica.

Inoltre, tra le altre attività, nell’ambito della costituzione delle Unità di Ricerca operanti nel Dipartimento di Roma TRE ha promosso e curato la costituzione del Gruppo di Ricerca Permanete: Progetti e Contesti.

Nel 2017 è membro fondatore del Gruppo Internazionale di Studi ICADA, International Center for Architectural Design and Archaeology che vede le sedi del Dipartimento di Architettura (Università di RomaTre), la Escuela Técnica Superior de Arquitecura, Universidad de Valladolid e la Faculdade de Arquitectura Universidade do Porto (FAUP), impegnate sin dal 2003 a collaborare sul tema del rapporto tra architettura e archeologia.

Infine, dal 2013, Luigi Franciosini è responsabile del Corso di Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura, attività di coordinamento dell’attività didattica, impegno svolto in sintonia con la ri-programmazione dell’offerta formativa del CdL con l’obiettivo di affrontare e risolvere le criticità funzionali ed organizzative relative all'andamento del corso di studi.

Luigi Franciosini in questi ultimi anni ha svolto attività di progettazione che si è prevalentemente prodotta in ambito concorsuale nazionale ed internazionale. Si evidenziano i seguenti prodotti: come responsabile per la progettazione architettonica dell’unità di ricerca del Dipartimento di Architettura coordinata dalla prof.ssa Chiara Tonelli, il primo e il terzo posto ottenuto, rispettivamente, nell’ambito della competizione Solar Decathon Europe a Versailles (2014) e Madrid (2012), concorso Internazionale per l'abitazione sostenibile tra le Università che promuovono la ricerca nello sviluppo di case a basso consumo energetico. Ha ottenuto il primo posto nel Concorso ad Inviti tra Dipartimenti di Architettura "The dream of Abha" promosso dal Managment of Abha, South Arabia; ha esposto alla Triennale di Milano sul tema “Per ogni ordine e Grado, L’architettura della scuola”.

Ha ottenuto nel 2014 riconoscimenti internazionali quali: progetto finalista al Premio Internacional Ar&pa - IX BIENAL de la Restauracion y Gestion del Patrimonio. Intervencion en el Patrimonio Cultural, per l’Intervencion en el complejo arqueologico de los mercados de Trajano, en Roma, e nazionali per l’intervento di Riqualificazione della Collina della Pace nella borgata Finocchio, segnalazione ottenuta da parte dell’IN/ARCH Lazio, dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia. Alcuni dei suoi progetti sono stati pubblicati su libri e riviste specializzate; Luigi Franciosini ha ottenuto nel 2017 il Prix de Rome per la coll internazionale “Riconnessioni Topografiche nell’Area Archeologica Centrale”.

 

 

 

 

POLO SCOLASTICO DI ECCELLENZA ALBERGHIERO ED AGROALIMENTARE AD ARIANO IRPINO, con Cristina Casadei

 


 



DOMANDA: Nella sue relazione sul Museo della Scienza, propone di conservare il recinto del vecchio stabilimento militare e assumerlo come invaso entro cui cresce il nuovo museo; come si può dunque, creare una relazione con il contesto, con le strade, “l’infrastracturing”, rimanendo chiusi all’interno di un perimetro preesistente. L’idea di piazze urbane e spazio pubblico non è previsto, o è previsto all’interno del recinto?



Studenti: Sofia Mariannella e Aureliano Mathias Pizzini



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