domenica 15 ottobre 2023

Tre aree di interesse

Analisi preliminare di tre aree di interesse per lo sviluppo del programma progettuale

TTLine - Google My Maps

AREE DI PROGETTO


AREA 25.a = Centro Antiviolenza per le Donne
AREA 25.b = Urban Vibe 86
AREA 23 = Centro Antiviolenza per le Donne
AREA 22 = PARKinART
AREA 12 = Lo Sport per Tutti
AREA 5-6-7 = Urban Vibe 86


AREA 25


Nel PRG, alla Carta dei Sistemi e Regole in scala 1:10.000, la zona ricade in Città Storica – Edifici e complessi speciali – Grandi attrezzature e impianti post unitari. 

L’area si trova su Via guido Reni, di fronte alla caserma “Aciarpaglini” dell’esercito italiano, l’area, infatti, è estremamente videosorvegliata e soggetta a vigilanza completa anche data la sua vicinanza al MAXXI. Questa forma di protezione dell’Area risulta adatta a un luogo che di per se dev’essere protetto, ossia il Centro Antiviolenza per le Donne.

L’area inoltre si presta a diventare un polo artistico in grado di aiutare giovani artisti a sviluppare le loro capacità, essendo vicino al MAXXI il polo può diventare uno spazio complementare al museo esistente, che attualmente non offre alcun tipo di attività laboratoriale, le quali potrebbero essere inserite all’interno di quest’area, che potrà collegarsi architettonicamente al museo. Questa destinazione d’uso si ispira al concorso per il Museo della Scienza, che contribuisce a rilanciare il quartiere secondo la sua vocazione di polo museale artistico e architettonico di Roma.

Il concorso internazionale di progettazione per il Museo della Scienza di Roma al quartiere Flaminio: Un area di circa 20.000 mq nel cuore del Flaminio 










AREA 23



Nel PRG, alla Carta dei Sistemi e Regole in scala 1:10.000, la zona ricade in Città Storica – Edifici e complessi speciali – Grandi attrezzature e impianti post unitari. 


Lotto intercluso di estremo interesse. nel passato vi si era svolto il concorso per l'Asi vinto da Fuksas e non realizzato. Di recente è stato bandito sulla stessa area il concorso per il Grande MAXXI.



L’area è anch’essa un’ex area militare.Il lotto è interessante perché è adiacente sia al dipartimento di architettura sia al MAXXI, potrebbe essere un’area filtro tra i due, creando un polo culturale di mediazione tra l’arte e l’architettura con laboratori di pittura, di architettura e appartamenti per artisti. 

Inoltre, per gli stessi motivi indicati nell’area 25,( sicurezza, videosorveglianza) potrebbe essere l’area adatta al centro per donne vittime di violenza.


AREA 22



Nel PRG, alla Carta dei Sistemi e Regole in scala 1:10.000, la zona ricade in Città Storica – Ambiti di Valorizzazione – Tessuti, edifici e spazi aperti. 



Giardini e parcheggio in Viale Pinturicchio. Il lotto, ormai in una situazione di degrado, si trova intercluso tra il lungotevere Flaminio,  Via Antonazzo Romano, Viale Pinturicchio e il Circolo della Stampa di Roma. 

Si tratta di un’area fortemente degradata, che comprende un parco scarsamente configurato e un parcheggio a raso. 

Per la sua posizione è ideale sia per Polo Artistico in quanto se realizzato, potrebbe essere considerato, insieme al Liceo Artistico Via di Ripetta e il MAXXI, un asse artistico di forte interesse, sia per il Centro di Riabilitazione protetto e sicuro per una fascia di popolazione fragile in quanto la posizione strategica piuttosto isolata rispetto agli edifici circostanti, crea un ambiente sicuro e riparato per i degenti.

In entrambi i programmi progettuali, per compensare i posti auto tolti per la loro realizzazione, si prevede un parcheggio pubblico interrato su molteplici livelli. 


AREA 12



Nel PRG, alla Carta dei Sistemi e Regole in scala 1:10.000, la zona ricade in Città Storica – Spazi aperti – Spazi prevalentemente attrezzati per attività sportive e del tempo libero.

È uno spazio intercluso tra il Palazzetto Nervi, l’Auditorium Parco della Musica e lo stadio Flaminio, ora adibito a parcheggio pubblico e parcheggio privato destinato all’auditorium.

La sua conformazione geografica come centro dei 3 poli sportivo/artistico è un luogo strategico per lo sviluppo del Centro Sportivo per Tutti, disabili e non, con corsi sportivi e polo museale.  

Si prevede la realizzazione del Centro Sportivo, di un parcheggio annesso al centro e di parcheggi interrati per compensare i posti auto privati del parcheggio dell’Auditorium. 






AREA 5-6-7


L’area denominata “Borghetto Flaminio”, localizzata a nord di Piazzale Flaminio tra la via Flaminia e le pendici di Villa Strohl Fern, presenta una particolare rilevanza dal punto di vista storico ambientale; sia per la sua posizione, vicino a Piazza del Popolo, che per prossimità con importanti attrezzature pubbliche ed emergenze storico monumentali (Villa Borghese, Casina Vagnuzzi-Accademia Filarmonica Romana, Museo di Villa Giulia). 

Attorno alla metà del Cinquecento, furono introdotte da Papa Giulio III, alcune importanti innovazioni nel tratto Romano della Via Flaminia: la costruzione di Villa Giulia e, come parte del complesso, fu eretta la Chiesa di Sant’Andrea del Vignola, emblematica opera architettonica Classica Rinascimentale. 


Una recente urbanizzazione della zona, post-unitaria , in aree in decadenza di alcune ville, nacquero le prime concerie e laboratori industriali, ma anche studi di artisti, come Mariano Fortuny, nell’area del Borghetto Flaminio.



Si intuisce subito come il quartiere flaminio è stato un quartiere storicamente frequentato da artisti (un prosieguo ideale della zona di via Margutta); un esempio dei suoi storici luoghi è l’immobile che ora ospita l’Associazione Operatori Culturali Flaminia 58, dove l’Architetto Tullio Dall’Anese, lo affittò per il suo studio e ne subaffittò i restanti spazi come studi per artisti. Passarono da qua artisti come lo scultore Edgardo Mannucci, Franco Gentilini, Angelo Modotto, Venanzo Crocetti, Silvio Olivo, Ugo Attardi.

In un’intervista allo Scultore Venanzo Crocetti, lo scultore ci fa comprendere quanto, negli anni Trenta, gli studi ricavati dagli spazi della Villetta dell’Architetto Dall’Anese, fossero poco confortevoli e poco adatti al lavoro d’artista, che faceva vivere i giovani artisti in una sensazione di precarietà.


Una parte importante della storia è L’Osteria dei Fratelli Menghi (ora Caffè dei Pittori), ubicata sulla via Flaminia a pochi passi dagli studi in questione, dove si riunivano gli artisti nel clima entusiastico del dopoguerra, ricco di speranze e di attesa. L’Osteria fu un centro di riunione e scambio culturale, di innovazione e creatività. 



Ciononostante l’area, che è di proprietà di Roma Capitale, presenta ancora oggi un elevato degrado; occupazioni abusive, attività improprie, manufatti abbandonati e fatiscenti.


Nel corso degli anni sono state elaborate numerose proposte di trasformazione dell’area che non hanno avuto esito, sia per la permanenza di attività ed occupazioni, in gran parte illegittime, sia per l’esistenza di un substrato archeologico significativo, documentato da numerosi sondaggi.




Il PRG inserisce l’area all’interno della Città Storica come un Ambito di Valorizzazione C1, definendo obbiettivi e criteri generali di intervento, subordinando le trasformazioni alla redazione di uno Schema di Assetto Preliminare (art. 43 NTA). Nello specifico del “Borghetto Flaminio” il PRG individua i seguenti obiettivi generali:

• riqualificazione dell’area anche con demolizione dei manufatti incongruenti, fatta salva la fascia a ridosso della rupe;
• riprogettazione del fronte sulla via Flaminia con particolare attenzione alla permeabilità pedonale verso lo spazio retrostante e al rapporto con la visuale delle pendici di Villa Strohl Fern;
• ridefinizione di un sistema di percorrenze pedonali e di relazione con le aree verdi;
• valorizzazione del patrimonio storico archeologico presente nell’area.


Non solo architetti, pittori e scultori si sono avvicendati nel quartiere flaminio, infatti, nell’area di mio interesse, Borghetto Flaminio di via Flaminia 86, viveva in una casa-baracca, il poeta Valentino Zaichen, che ha fatto una scelta di vita precisa, che va all’essenziale, al nocciolo, spogliandosi di tutto il superfluo. Dopo la morte del poeta è nato un progetto per valorizzare la casa e trasformarla nella Casa della Poesia, un polo culturale che possa accogliere e dare spazio ad altre forme d’arte.


TIME-LINE DELLE AREE DI INTERESSE


Agosto 2001
Si nota l'inizio della costruzione dell'auditorium


Aprile 2003
Completamento dell'auditorium. Alcuni edifici dell'area T23 sono stati demoliti


Luglio 2005
Nell'area del futuro MAXXI si nota che si sta preparando l'area per realizzare il museo


Settembre 2009
Completamento del MAXXI


Aprile 2023
Non si nota alcun cambiamento significativo. Le aree di interesse sono ferme al 2009



Studenti: Sofia Mariannella e Aureliano Mathias Pizzini

Nessun commento:

Posta un commento

La ricerca espressiva