Il primo campo su cui siamo andati a lavorare è determinato dalla forza del MAXXI che giace di fronte la nostra area.
Abbiamo pensato ad una serie di flussi che si intrecciano nel MAXXI e si liberano nella nostra area, con un'andamento che ipoteticamente l'Arch. Zaha Hadid avrebbe potuto immaginare.
L'area del MAXXI è importante ed è un grande campo gravitazionale dal punto di vista artistico, in grado di modificare l'assetto urbano anche delle aree limitrofe.
Secondo campo della nostra analisi è relativo all'ambiente naturale o urbano del costruito esistente.
Abbiamo riletto una trama fatta di linee perpendicolari tra loro e diagonali; nel masterplan dell'Arch. Viganò, gli edifici sono orditi sulla giacitura di Via Guido Reni, la nostra idea è quella di ruotare le linee di 45° (perpendicolari a Viale del Vignola) realizzando quindi una trama che rispecchi l'ambiente urbano.
Il terzo campo è in risonanza con gli edifici esistenti, che una volta demoliti, possano essere richiamati e ricordati.
Studenti: Sofia Mariannella e Aureliano Mathias Pizzini
Nessun commento:
Posta un commento